Una conferenza commemorativa del centenario della nascita di Freud gli diede l'opportunità di soffermarsi ancora una volta su un argomento che gli interessava da sempre, forse soprattutto perchè accomunava lui, Anna Freud e Melanie Klein. Lo scritto che presentò a questa conferenza nell'aprile del 1956, "La psicoanalisi e il senso di colpa", è un lavoro enciclopedico in cui Winnicott cerca di studiare il senso di colpa "non come qualcosa che va inculcato, ma come un aspetto dello sviluppo dell'individuo umano.....Quanti sono convinti che la moralità debba essere inculcata, educano i bambini in accordo con questa loro convinzione precludendosi in tal modo il piacere di osservare la moralità svilupparsi naturalmente nei figli, qualora questi crescano entro un'atmosfera positiva fornita loro in modo personale e individuale". Passando in rassegna il lavoro di Freud, Winnicott ci ricorda che le prime affermazioni del padre della psicoanalisi su quest'argomento non tenevano conto dell'impulso aggressivo e aggiunge che "nel concetto di Super-Io è implicito che la genesi del senso di colpa sia inerente alla realtà interna, o che la colpa risieda nell'intenzione". Nella nevrosi ossessiva, "in qualche particolare contesto di cui il paziente è inconsapevole, l'odio è più forte dell'amore", e a proposito della melanconia, che è caratterizzata dalla stessa paura, Winnicott sostiene che "la malattia è un tentativo di fare l'impossibile. Il paziente assurdamente reclama la propria responsabilità per il disastro generale, ma, così facendo, evita di accostarsi al proprio potere distruttivo personale.....solamente lo strumento freudiano della psicoanalisi e i suoi derivati ci hanno dato la possibilità di aiutare l'individuo oppresso dal senso di colpa a scoprire la vera origine di esso nella propria natura. Il senso di colpa, visto sotto questa luce, è una forma particolare di angoscia legata all'ambivalenza, e cioè alla coesistenza di amore e odio".
Nella sezione intermedia di questo lavoro, intitolata "Il senso di colpa al suo punto di origine", Winnicott descrive la teoria della posizione depressiva di Melanie Klein con il suo linguaggio personale e sottolinea il ruolo della riparazione, o del "gesto riparativo". Per il "ciclo benigno" dello sviluppo è cruciale che la madre sia presente per ricevere il gesto di riparazione del bambino, che lo aiuta a fare fronte al senso di colpa che è parte del suo stadio di crescita. Il bambino può iniziare ad accettare la sua completa responsabilità "per la fantasia globale dell'insieme della pulsione istintuale che precedentemente era spietata. Winnicott conclude questa sezione dicendo: "Secondo me, l'opera di Melanie Klein ha cominciato a rendere accessibile alla teroria psicoanalitica l'idea di un valore dell'individuo, laddove agli inizi la psicoanalisi si esprimeva in termini di salute e malattia nevrotica. Il valore è intimamente legato alla capacità di provare senso di colpa.
F.Robert Rodman Winnicott vita e opere
Commenti
Posta un commento