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Visualizzazione dei post da 2010

DERRIDA: " Io mi sento, e anticipatamente, prima di ogni contratto, portato ad amare l’altro morto"

L’amicizia per il morto porta dunque questa philía al limite della sua possibilità. Ma, contemporaneamente mette a nudo la molla ultima di questa possibilità: non potrei amare di amicizia senza progettarne lo slancio verso l’orizzonte della morte. L’orizzonte è il limite e l’assenza di limite, la perdita dell’orizzonte all’orizzonte, anorizzontabilità dell’orizzonte, il limite come assenza di linite. Non potrei amare di amicizia senza impegnarmi, senza sentirmi anticipatamente impegnato ad amare l’altro oltre la morte. Quindi oltre la vita. Io mi sento, e anticipatamente, prima di ogni contratto, portato ad amare l’altro morto. Mi sento così (portato ad) amare, è così che mi sento (amare). L’autologia dà da pensare, come sempre: io mi sento amato, portato ad amare il morto, l’essere amato o l’essere amabile, che, come si è già detto, non è necessariamente vivente, e che quindi porta la morte nel suo essere amato. Ricordiamolo, e facciamolo con le parole di Aristotele. Egli ci spiega pe

DIDATTICA PAZZA HA RAGGIUNTO LE 30000 VISITE!!!!

Uploaded with ImageShack.us Didattica Pazza è il secondo blog che ho creato dopo Trutzy ma è quello più seguito. Quando ho iniziato a scrivere questo blog non immaginavo che sarebbe stato apprezzato così tanto!!! Mi fa tanto piacere che gli argomenti che seleziono ed i miei piccoli contributi interessino a qualcuno!!!!

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia la prima donna laureata al mondo

Tratto dal sito wikipedia Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (Venezia, 5 giugno 1646 – Padova, 26 luglio 1684) fu una filosofa italiana, ricordata come la prima donna laureata al mondo. Biografia Elena fu la quinta dei sette figli di Giovan Battista Cornaro e di Zanetta Boni. Il padre, appartenente a una delle più importanti famiglie veneziane, ebbe con Zanetta, donna di umilissime origini, una lunga relazione durante la quale nacquero tutti i loro figli: essi furono sempre legittimati alla nascita, ma la coppia si sposò soltanto nel 1654. A causa delle origini della madre, i due giovani maschi Francesco e Girolamo non poterono essere iscritti nel Libro d'oro della nobiltà fino al 1664, quando il padre ottenne il sospirato riconoscimento sborsando ben 105.000 ducati. L'antica famiglia era da secoli esclusa dalle maggiori magistrature della Repubblica, ma le restava il prestigio del nome, del patrimonio e della cultura: il nonno materno di Giovan Battista, Giacomo Alvise Cornaro, e

STORIA DELL'ARTE MEDIOEVALE

FRANCESCO FAGIANI: ETICA E TEORIE DEL DIRITTO

Nella dimensione disegnata dai precetti assoluti, tutti i diritti perfetti sono negativi e tutti i diritti negativi sono perfetti; tutti i diritti imperfetti sono positivi e tutti i diritti positivi sono imperfetti: poiché i primi sono correlativi a obblighi a non fare, a non compiere determinate azioni, e i secondi invece sono correlativi a obblighi a fare, a compiere determinate azioni, ciò che il diritto naturale prescrive in modo assoluto è il dovere alla non-aggressione. Per la tradizione giusnaturalistica, io doveri perfetti e negativi costituiscono le obbligazioni della giustizia, che prescrivono di non danneggiare gli altri e alla cui osservanza tutti gli appartenenti al genere umano sono reciprocamente tenuti in modo universale e perpetuo (assoluto); i doveri positivi e imperfetti costiutiscono le obbligazioni alla beneficienza, che prescrivono di aiutare gli altri e che gli uomini sono tenuti a osservare soltanto nelle particolari circostanze in cui un altro versi nel pericol

RINGRAZIO I LETTORI DI DIDATTICA PAZZA PER LE 29000 VISITE!!!

M. FOUCAULT: STORIA DELLA FOLLIA

Ed è ancora follia, in quest’ordine, il movimento con cui si tenta di strapparsi ad essa per accedere a Dio. Nel XVI secolo, più che in ogni altra epoca, l’Epistola ai Corinzi splende di un prestigio incomparabile: “Io parlo da folle perché lo sono più di ogni altro”. Tutti temi cari ai mistici: la follia la rinuncia al mondo, follia l’abbandono totale all’oscura volontà di Dio, follia questa ricerca di cui non si conosce il termine. Già Tauler evocava questo cammino che abbandona le follie del mondo, ma che si consegna, proprio per questo, alle più oscure e desolanti follie: “La navicella è condotta al largo, e poiché l’uomo si trova in questo stato di abbandono, riaffiorano in lui tutte le angosce e tutte le tentazioni, e tutte le immagini, e tutta la miseria ..” Ed è la stessa esperienza che viene commentata da Nicolas de Cues: “Quando l’uomo abbandona il sensibile, la sua anima diviene come demente”. In marcia verso Dio, l’uomo è più che mai esposto alla follia, e che cos’è per lui

Ernesto De Martino "Illuminismo napoletano e magia: la iettatura" da "Sud e magia"

Nelle civiltà magico-religiose del cosiddetto mondo primitivo o antico, così come nei relitti folklorici della più rozza magia cerimoniale, fascinazione preterintenzionale e fattura deliberata, malefizio dello stregone ed insidia di spiriti e demoni, possessione ed esorcismo, amuleti e contro fatture, ispezione di segni e pratiche divinatorie fanno parte di uno stesso ordine ideologico, la cui importanza e funzione nel quadro complessivo della vita religiosa di una determinata civiltà o di una determinata epoca va di volta in volta determinato. Se però vogliamo trovare nella storia dell’umanità una prima presa di coscienza culturale che la fascinazione non ha a che fare con forze magiche in senso stretto, ma con fatti che appartengono alla sfera naturale e profana, dobbiamo rifarci al pensiero greco, dove ritroviamo – nel quadro della tradizione sensistica e materialistica democritea – i primi abbozzi di una teoria fisica secondo la quale la fascinazione sarebbe da ricondurre ad effluv

Ellert R. S. Nijenhuis "La dissociazione somatoforme"

UNA CARATTERIZZAZIONE FENOMENOLOGICA DEI SINTOMI DISSOCIATIVI 1) DISSOCIAZIONE PSICOLOGICA 2) DISSOCIAZIONE SOMATOFORME STIGMATA MENTALI O SINTOMI DISSOCIATIVI NEGATIVI: 1) AMNESIA, ABULIA, MODIFICAZIONI DEL CARATTERE(PERDITA DEI TRATTI CARATTERIALI, PREVALENTEMENTE AFFETTI), SUGGESTIONABILITA’ 2) ANESTESIA (TUTTE LE MODALITA’ SENSORIALI), ANALGESIA, PERDITA DEL CONTROLLO MOTORIO (MOVIMENTI, VOCE, DEGLUTIZIONE, ECCETERA) ACCIDENTI MENTALI, O SINTOMI DISSOCIATIVI POSITIVI: 1) ATTI SUBCONSCI, ACCIDENTI ISTERICI E IDEE FISSE, ATTACCHI ISTERICI, SONNAMBULISMO, DELIRI: (PSICOSI DISSOCIATIVA) 2) ATTI SUBCONSCI, ACCIDENTI ISTERICI E IDEE FISSE: SINGOLI SINTOMI SOMATOFORMI CHE INFLUENZANO LO STATO ABITUALE; SONNAMBULISMO: MODIFICHE DELLO STATO CHE COINVOLGONO ALTERAZIONI SOMATOFORMI COMPLESSE; DELIRI: MODIFICHE DELLO STATO CHE COINVOLGONO GROTTESCHE ALTERAZIONI SOMATOFORMI E UN FALLIMENTO PERSISTENTE DELL’ESAME DI REALTA’. Suggestionabilità Secondo Janet (1907), l’aumentata suggestionabilità

NIETZSCHE: ANCORA NON LO HANNO CAPITO!!!

Come è possibile che nel 2010 ancora nessuno ha capito che Nietzsche si è paragonato a Gesù Cristo perchè è stato vittima di mobbing e persecuzione da parte dei suoi colleghi professori che si sono resi conto che era un genio e temevano il confronto con lui, così come i nemici di Gesù lo hanno perseguitato perchè lo temevano? DOTTORI DELLA FILOSOFIA : NIETZSCHE = I NEMICI DI CRISTO : GESU' Nietzsche si è ammalato a causa del mobbing dei suoi colleghi e l'emicrania ed il vomito erano una sorta di attacco di panico o comunque un sintomo nervoso.

GRAZIE DELLE 27000 VISITE!!!!

GRAZIE DELLE 26000 VISITE!!!!

Da Psycho-Dida Anche se siamo in estate vedo con piacere che non smettete di leggere i miei blog! Vi mando un grande bacio!!!!

GRAZIE DELLE 25000 VISITE!!!

Non avrei mai immaginato che i miei blog fossero così seguiti, evidentemente l'autenticità paga e quello che sostengo ha una portata di verità o vicina alla verità!

Ricoeur : l'ermeneutica ed il simbolismo della salvezza

In un terzo modo la «simbolica del male» fa appello ad una scienza dell’interpretazione, a un’ermeneutica: i simboli del male, sia al livello semantico che a quello mitico, sono sempre il rovescio di un più vasto simbolismo, di un simbolismo della Salvezza. Già a livello semantico questo è vero: all’impuro corrisponde il puro, all’errare del peccato il perdono nel suo simbolismo di ritorno, al peso del peccato la remissione e, più in generale, alla simbolica della schiavitù quella della liberazione; in modo ancora più chiaro, sul piano dei miti, le immagini della fine offrono il loro vero senso alle immagini dell’inizio: la simbolica del caos non è altro che la prefazione di un poema che celebra l’intronizzazione di Marduk; al dio tragico corrisponde la purificazione di Apollo che con il suo oracolo chiamerà Socrate a «esaminare» gli altri uomini; al mito dell’anima esiliata corrisponde la simbolica della liberazione mediante la conoscenza; alla figura del primo Adamo le posteriori fig

grazie delle 24000 visite!

Pascal: Pensieri

Avevo trascorso molto tempo nello studio delle scienze astratte, ma la scarsa comunicazione che possono consentire me ne aveva disgustato. Quando ho cominciato lo studio dell'uomo, ho constatato che quelle scienze astratte non si addicono all'uomo e che mi allontanavo più io dalla mia condizione approfondendole che gli altri ignorandole. Ho perdonato agli altri di saperne poco. Ma credevo almeno di trovare molti compagni nello studio dell'uomo, e che fosse questo il vero studio che gli è proprio. Mi sono ingannato: ce ne sono ancor meno di quelli che studiano la geometria. Solo perché non si è in grado di affrontare quello studio si cerca tutto il resto; o, forse, non è nemmeno questa la scienza che l'uomo deve perseguire ed è meglio che ignori se stesso per essere felice? Non passa tra la gente per intenditore di versi chi non sfoggia il titolo di poeta, e lo stesso vale per il matematico, e così via. Ma le persone di cultura universale non sanno che farsene di titoli

GRAZIE DELLE 23000 VISITE!!!!

Freud: L’Io e l’Es

"Essere cosciente" è innanzitutto un termine puramente descrittivo che si riferisce alla percezione più immediata e sicura. L'esperienza ci mostra poi che un elemento psichico, ad esempio una rappresentazione, di solito non è a lungo cosciente. Piuttosto, è tipico che lo stato di coscienza venga superato velocemente; la rappresentazione che ora è cosciente non lo è più nel momento successivo, e può diventarlo nuovamente solo a certe condizioni facilmente realizzabili. Non sappiamo dire cosa sia stata nel frattempo, possiamo dire che è diventata latente, e intendiamo con ciò che essa è stata in ogni momento capace di diventare cosciente. Anche dicendo che è diventata inconscia, abbiamo fornito una descrizione corretta. Questo inconscio coincide allora con ciò che è latente e capace di diventare cosciente. I filosofi potrebbero obiettare: «No, il termine inconscio non può essere usato in questo caso, finché la rappresentazione è stata allo stato di latenza non era nulla di

BUONA FESTA DELLA DONNA

Hessen: dall’anomia all’autonomia

Alla ricerca di una metodologia in sintonia con le sue concezioni filosofiche, Hessen traccia una strada volta a conciliare la salvaguardia della spontaneità dello studente con la disciplina al fine di arrivare alla creazione spontanea di valori culturali. Egli distingue dunque una prima fase educativa – che indica con il termine di anomia, e che coincide con la prima infanzia – in cui non è ancora presente alcun tipo di norma morale. Il bambino non essendo ancora in grado di comprendere delle norme morali non può neanche adeguare il suo comportamento ad esse. La strategia metodologica proposta dall'autore, che scarta ovviamente ogni forma di imposizione o di divieto che il bambino non potrebbe fare propria, consiste nell'appoggiarsi alle forme di attività spontanea del bambino, per farlo arrivare a produrre una sua forma di organizzazione. Si appoggia dunque al gioco, che non deve però essere visto solo come un gioco fine a se stesso ma, pur conservando il suo carattere propri

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ringraziamenti , inserito originariamente da Trutzy .

V. Sorrentino: Le ricerche di Michel Foucault

La fine del pensiero classico è segnata da una “frattura profonda”, che Foucault colloca a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Mentre nel pensiero classico lo spazio dell’ordine costituiva il luogo comune alla rappresentazione e alle cose, nella modernità viene meno la trasparenza fra l’ordine delle cose e quello delle rappresentazioni: l’essere di ciò che viene rappresentato finisce per cadere fuori della rappresentazione, come emerge chiaramente in Kant, la cui critica contrassegna la soglia della nostra modernità. Nascono due forme nuove di pensiero: la filosofia trascendentale, per la quale è a partire dall’analisi del soggetto trascendentale che si dà il fondamento della sintesi fra le rappresentazioni, e le scienze della vita, del linguaggio e dell’economia, per le quali il fondamento dell’unità delle rappresentazioni sono delle realtà fondatrici “semi-trascerndentali” (lavoro, vita, linguaggio); per la prima volta l’uomo entra nel campo del sapere occidentale. Il filosofo chiarisce