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Visualizzazione dei post da novembre, 2008

DEWEY: COME PENSIAMO (1910)

L’opera si interroga su «cosa è il pensiero» e risponde che è relativo alle cose non direttamente percepite, è «riflessivo», è legato alla «credenza» e si caratterizza come indagine, come passaggio dal problema alla soluzione, attraverso un percorso di ipotesi, rigorizzazione e verifica, che implica la guida della logica. Così pensare è oltrepassare l’osservato e pensare il significato, dando capo ad una procedura, appunto, riflessiva. Ma la riflessione nasce dall’incertezza, postula uno scopo, si modella sull’indagine. A tale modello di pensiero riflesso deve coordinarsi l’educazione, poiché favorisce l’uso consapevole, inventivo, progettuale del pensiero e dà valore all’esperienza, la orienta, le impone un fine. Così bisogna educare il pensiero, in modo da opporlo alle superstizioni, agli idola, al dogmatismo e a favorire il suo uso corretto. Ciò deve avvenire attingendo alle risorse native del soggetto (curiosità, suggestione, ordine), ma dando al pensiero stesso metodo e condizioni

L'IMPATTO SULLA TEOLOGIA

Sotto il profilo teologico, il caso è riassumibile nei termini della condanna del S. Uffizio del 22 giugno 1633; secondo questa condanna, Galileo si sarebbe reso «veementemente sospetto di eresia, cioè d’haver tenuto e creduto che il Sole sia centro del mondo et imobile e che la terra non sia centro e che si muova». Questa condanna riassume i complessi rapporti che il ‘600 vede esplodere tra sistema tolemaico, fisica aristotelica e concezione cristiana da una parte e visione copernicana dall’altra. In questa polemica un posto particolare spetta a Galileo ed alle sue vicende. Il suo cammino iniziato da Galileo nel 1604 quando Galileo nota l’apparizione di una stella nova la cui luminosità variava nel tempo; a partire dal 1609, dal perfezionamento del cannocchiale, Galileo si imporrà, in poco tempo, come uno dei critici più ferrati della fisica aristotelica e di tutta la problematica che vi era connessa. Nel 1610 pubblica il Sidereus Nuncius , nel 1612 il Discorso intorno alle cose che

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