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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

UNO PSICOLOGO DESCRIVE I TIPI PSICOLOGICI DI JUNG

25 APRILE: LIBERAZIONE

Da DIDATTICA PAZZA Sul piano militare la Resistenza italiana si strutturò in formazioni partigiane – bande, brigate, e poi divisioni - , motivate da un profondo sentimento antifascista e spesso omogenee dal punto di vista politico, come quelle Garibaldi, di orientamento comunista (le più numerose ed attive) quelle di Giustizia e libertà, legate al Partito d’azione, le Matteotti, di ispirazione socialista, e le Fiamme verdi, democratico-cristiane. Per rafforzare il movimento alla metà del 1944 venne costituito un comando generale   del Corpo volontari della libertà (CVL), designato dal comitato di liberazione nazionale per l’alta Italia (CLNAI) e diretto dal generale Raffaele Cadorna, affiancato da due esponenti delle formazioni più forti, il comunista Luigi Longo e l’azionista Ferruccio Parri. I partigiani italiani erano al momento della liberazione finale circa 250000, e quindi la « partigiania » fu un movimento di minoranze, che ebbe però la simpatia di larga parte delle popolazioni

LUDOVICO GATTO: LA GRANDE STORIA DEL MEDIOEVO

Da DIDATTICA PAZZA Fin dai primi secoli dell’era cristiana i popoli barbarici forzarono il tradizionale limes dell’Impero con alterna fortuna, ma solo nel V secolo la situazione precipitò: Alarico, a capo dei Visigoti, saccheggiò l’Urbe (410) danneggiandola e colpendo psicologicamente i cittadini, divenuti privi di fiducia nelle sorti di Roma. Ad una ad una le province, cadute in mano ai predatori, divennero regni romano-barbarici: Attila dette vita all’Impero degli Unni  (451-452); i Vandali di Genserico occuparono la Spagna e nel 455 entrarono nella città di Romolo, per la seconda volta in meno di cinquant’anni saccheggiata e testimone di inaudito oltraggio. Deboli e privi di iniziativa gli imperatori si succedettero senza riuscire a modificare la situazione. Nel 457 venne deposto Giulio Nepote dal suo generale Oreste che pose sul trono il figlio di Romolo Augustolo, il quale ebbe la ventura di concentrare nel suo nome quelli del primo re e del primo imperatore di Roma. Tuttavia, tra

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