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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

Freud: L’Io e l’Es

"Essere cosciente" è innanzitutto un termine puramente descrittivo che si riferisce alla percezione più immediata e sicura. L'esperienza ci mostra poi che un elemento psichico, ad esempio una rappresentazione, di solito non è a lungo cosciente. Piuttosto, è tipico che lo stato di coscienza venga superato velocemente; la rappresentazione che ora è cosciente non lo è più nel momento successivo, e può diventarlo nuovamente solo a certe condizioni facilmente realizzabili. Non sappiamo dire cosa sia stata nel frattempo, possiamo dire che è diventata latente, e intendiamo con ciò che essa è stata in ogni momento capace di diventare cosciente. Anche dicendo che è diventata inconscia, abbiamo fornito una descrizione corretta. Questo inconscio coincide allora con ciò che è latente e capace di diventare cosciente. I filosofi potrebbero obiettare: «No, il termine inconscio non può essere usato in questo caso, finché la rappresentazione è stata allo stato di latenza non era nulla di

BUONA FESTA DELLA DONNA

Hessen: dall’anomia all’autonomia

Alla ricerca di una metodologia in sintonia con le sue concezioni filosofiche, Hessen traccia una strada volta a conciliare la salvaguardia della spontaneità dello studente con la disciplina al fine di arrivare alla creazione spontanea di valori culturali. Egli distingue dunque una prima fase educativa – che indica con il termine di anomia, e che coincide con la prima infanzia – in cui non è ancora presente alcun tipo di norma morale. Il bambino non essendo ancora in grado di comprendere delle norme morali non può neanche adeguare il suo comportamento ad esse. La strategia metodologica proposta dall'autore, che scarta ovviamente ogni forma di imposizione o di divieto che il bambino non potrebbe fare propria, consiste nell'appoggiarsi alle forme di attività spontanea del bambino, per farlo arrivare a produrre una sua forma di organizzazione. Si appoggia dunque al gioco, che non deve però essere visto solo come un gioco fine a se stesso ma, pur conservando il suo carattere propri