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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

V. Sorrentino: Le ricerche di Michel Foucault

La fine del pensiero classico è segnata da una “frattura profonda”, che Foucault colloca a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Mentre nel pensiero classico lo spazio dell’ordine costituiva il luogo comune alla rappresentazione e alle cose, nella modernità viene meno la trasparenza fra l’ordine delle cose e quello delle rappresentazioni: l’essere di ciò che viene rappresentato finisce per cadere fuori della rappresentazione, come emerge chiaramente in Kant, la cui critica contrassegna la soglia della nostra modernità. Nascono due forme nuove di pensiero: la filosofia trascendentale, per la quale è a partire dall’analisi del soggetto trascendentale che si dà il fondamento della sintesi fra le rappresentazioni, e le scienze della vita, del linguaggio e dell’economia, per le quali il fondamento dell’unità delle rappresentazioni sono delle realtà fondatrici “semi-trascerndentali” (lavoro, vita, linguaggio); per la prima volta l’uomo entra nel campo del sapere occidentale. Il filosofo chiarisce