Nella dimensione disegnata dai precetti assoluti, tutti i diritti perfetti sono negativi e tutti i diritti negativi sono perfetti; tutti i diritti imperfetti sono positivi e tutti i diritti positivi sono imperfetti: poiché i primi sono correlativi a obblighi a non fare, a non compiere determinate azioni, e i secondi invece sono correlativi a obblighi a fare, a compiere determinate azioni, ciò che il diritto naturale prescrive in modo assoluto è il dovere alla non-aggressione. Per la tradizione giusnaturalistica, io doveri perfetti e negativi costituiscono le obbligazioni della giustizia, che prescrivono di non danneggiare gli altri e alla cui osservanza tutti gli appartenenti al genere umano sono reciprocamente tenuti in modo universale e perpetuo (assoluto); i doveri positivi e imperfetti costiutiscono le obbligazioni alla beneficienza, che prescrivono di aiutare gli altri e che gli uomini sono tenuti a osservare soltanto nelle particolari circostanze in cui un altro versi nel pericolo e nel bisogno e l’agente possa prestargli soccorso senza pregiudizio per se stesso. Soltano nel caso in cui sia in gioco la sopravvivenza stessa di un essere umano l’obbligazine imperfetta della beneficienza diviene, per i gusnaturalisti, più cogente di quelle perfette.
F. Fagiani Etiche e teorie dei diritti
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