La scuola di Palo Alto è nata presso il Mental Research Institute (MRI) in California intorno alla metà degli anni ’60. Questa scuola ha raggruppato psichiatri, antropologi, filosofi, psicologi per studiare a fondo i problemi della comunicazione. Ne sono derivate delle concezioni che hanno avuto ampio successo negli anni Settanta e che tutt’ora trovano applicazioni in settori diversi come la psicoterapia, la psicopatologia, le scienze sociali.
Il punto di partenza è stato costituito dalla ricerca dei disturbi di comunicazione presenti in persone sofferenti di schizofrenia e nelle loro famiglie. Ben presto il campo di studio si è esteso e sono stati definiti concetti che riguardavano tutte le forme di comunicazione.
La tesi principale della scuola è che non è possibile non comunicare. Secondo gli studiosi di Palo Alto ogni comportamento, durante un’interazione, è una forma di comunicazione, dunque, essendo impossibile non-comportarsi è impossibile non comunicare.
Scrive infatti Paul Watziawick, in Pragmatica della comunicazione umana: «…non esiste qualcosa che sia un non-comportamento o, per dirla più semplicemente, non è possibile non avere un comportamento. Ora, se si accetta che l’intero comportamento in una situazione di interazione ha valore di messaggio, vale a dire è comunicazione, ne consegue che, comunque ci si sforzi, non si può non comunicare.»
Molti concetti fondamentali per la comprensione della comunicazione sono stati definiti dalla scuola di Palo Alto; ad esempio, il ruolo in cui la comunicazione influenza il comportamento (pragmatica della comunicazione umana), alcune forme di comunicazione distorta (comunicazione paradossale), l’importanza del comunicare sulla comunicazione (metacomunicazione).
Tuttavia, alla Scuola di Palo Alto sono state mosse alcune critiche, in particolare in riferimento alla tesi del “Non è possibile non comunicare”. Gli psicologi sociali considerano questa tesi troppo estensiva, la comunicazione diventa così un fenomeno talmente ampio da rendere impossibile il suo studio.
Tra i principali autori della scuola di Palo Alto ricordiamo Gregory Bateson, antropologo, autore di saggi fondamentali (Mente e natura, 1979; Verso un’ecologia della mente, 1972) e Paul Watziawick, docente di psichiatria, tra i principali teorici della scuola di Palo Alto e allo stesso tempo capace divulgatore dei suoi concetti, coautore di: Pragmatica della comunicazione umana (1967) e Change (1974).
Gli spilli fissano le idee
Il punto di partenza è stato costituito dalla ricerca dei disturbi di comunicazione presenti in persone sofferenti di schizofrenia e nelle loro famiglie. Ben presto il campo di studio si è esteso e sono stati definiti concetti che riguardavano tutte le forme di comunicazione.
La tesi principale della scuola è che non è possibile non comunicare. Secondo gli studiosi di Palo Alto ogni comportamento, durante un’interazione, è una forma di comunicazione, dunque, essendo impossibile non-comportarsi è impossibile non comunicare.
Scrive infatti Paul Watziawick, in Pragmatica della comunicazione umana: «…non esiste qualcosa che sia un non-comportamento o, per dirla più semplicemente, non è possibile non avere un comportamento. Ora, se si accetta che l’intero comportamento in una situazione di interazione ha valore di messaggio, vale a dire è comunicazione, ne consegue che, comunque ci si sforzi, non si può non comunicare.»
Molti concetti fondamentali per la comprensione della comunicazione sono stati definiti dalla scuola di Palo Alto; ad esempio, il ruolo in cui la comunicazione influenza il comportamento (pragmatica della comunicazione umana), alcune forme di comunicazione distorta (comunicazione paradossale), l’importanza del comunicare sulla comunicazione (metacomunicazione).
Tuttavia, alla Scuola di Palo Alto sono state mosse alcune critiche, in particolare in riferimento alla tesi del “Non è possibile non comunicare”. Gli psicologi sociali considerano questa tesi troppo estensiva, la comunicazione diventa così un fenomeno talmente ampio da rendere impossibile il suo studio.
Tra i principali autori della scuola di Palo Alto ricordiamo Gregory Bateson, antropologo, autore di saggi fondamentali (Mente e natura, 1979; Verso un’ecologia della mente, 1972) e Paul Watziawick, docente di psichiatria, tra i principali teorici della scuola di Palo Alto e allo stesso tempo capace divulgatore dei suoi concetti, coautore di: Pragmatica della comunicazione umana (1967) e Change (1974).
Gli spilli fissano le idee
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