
Secondo Piaget ci sono quattro principali stadi di sviluppo cognitivo, ciascuno correlato all’età e dotato di caratteristiche strutturali che permettono certi tipi di pensiero .
Secondo Piaget, nello stadio senso motorio i bambini pensano esclusivamente attraverso i sensi e le capacità motorie: la loro comprensione degli oggetti che li circondano è limitata alle azioni immediate che sono in grado di eseguire su di essi e alle esperienze sensoriali che ne traggono. Si tratta di un tipo di intelligenza precoce molto pratica e basata sull’esperienza, ma ne consegue che il pensiero dei bambini è limitato al qui-e-ora. Al contrario, i bambini in età prescolare che si trovano nello stadio preoperativo cominciano a pensare simbolicamente; vale a dire, essi sono in grado di pensare a comprendere gli oggetti avvalendosi di processi mentali che sono indipendenti dall’esperienza immediata. Ciò si riflette nella loro capacità di usare il linguaggio, di pensare a eventi passati o futuri e di fingere. Tuttavia essi non sono in grado di pensare logicamente in maniera coerente, perciò il loro modo di ragionare è soggettivo e intuitivo. I bambini in età scolare che si trovano nello stadio delle operazioni concrete iniziano a pensare logicamente in maniera coerente, ma solo rispetto a caratteristiche reali e concrete del loro mondo, non rispetto a situazioni astratte. Nello stadio delle operazioni formali, che è quello finale, gli adolescenti e gli adulti, in vari gradi, sono in grado di pensare in maniera ipotetica astratta: essi possono pensare al pensare, risolvere problemi interamente «nella loro testa» e speculare sul possibile oltre che sul reale.
Kathleen Stassen Berger Lo sviluppo della persona
Secondo Piaget, nello stadio senso motorio i bambini pensano esclusivamente attraverso i sensi e le capacità motorie: la loro comprensione degli oggetti che li circondano è limitata alle azioni immediate che sono in grado di eseguire su di essi e alle esperienze sensoriali che ne traggono. Si tratta di un tipo di intelligenza precoce molto pratica e basata sull’esperienza, ma ne consegue che il pensiero dei bambini è limitato al qui-e-ora. Al contrario, i bambini in età prescolare che si trovano nello stadio preoperativo cominciano a pensare simbolicamente; vale a dire, essi sono in grado di pensare a comprendere gli oggetti avvalendosi di processi mentali che sono indipendenti dall’esperienza immediata. Ciò si riflette nella loro capacità di usare il linguaggio, di pensare a eventi passati o futuri e di fingere. Tuttavia essi non sono in grado di pensare logicamente in maniera coerente, perciò il loro modo di ragionare è soggettivo e intuitivo. I bambini in età scolare che si trovano nello stadio delle operazioni concrete iniziano a pensare logicamente in maniera coerente, ma solo rispetto a caratteristiche reali e concrete del loro mondo, non rispetto a situazioni astratte. Nello stadio delle operazioni formali, che è quello finale, gli adolescenti e gli adulti, in vari gradi, sono in grado di pensare in maniera ipotetica astratta: essi possono pensare al pensare, risolvere problemi interamente «nella loro testa» e speculare sul possibile oltre che sul reale.
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