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Test psicomotori: Bergès-Lézine e Vayer a confronto



Nel mondo della neuro-psicomotricità, esistono strumenti fondamentali per comprendere come il corpo dei bambini interagisce con il loro sviluppo cognitivo ed emotivo. Due di questi test, pilastri nella valutazione psicomotoria, sono il Test di imitazione dei gesti di Bergès-Lézine e il Test sullo sviluppo psicomotorio di Vayer. Esploriamoli insieme.

L'imitazione che svela il corpo: il test di Bergès-Lézine

Imitare è un'abilità che tutti noi diamo per scontata, ma per i bambini rappresenta un processo complesso e cruciale per l'apprendimento e la socializzazione. Il Test di imitazione dei gesti di Bergès-Lézine, sviluppato da J. Bergès e I. Lézine nel 1963, è un test proiettivo che valuta la capacità di un bambino di riprodurre una serie di gesti con le mani e le braccia.

L'obiettivo non è solo verificare se il bambino riesce a copiare il gesto, ma osservare il suo schema corporeo e la sua organizzazione prassica. Se un bambino ha difficoltà a riprodurre un gesto, questo può indicare una disorganizzazione del proprio schema corporeo o problemi di integrazione delle informazioni sensoriali. Questo test, infatti, trova applicazione anche in casi di disturbi pervasivi dello sviluppo, come l'autismo, dove l'imitazione è spesso compromessa (Repossi et al., 2008).


Il corpo in movimento: il test di Vayer

Pioniere della psicomotricità, Pierre Vayer ha sviluppato un esame completo che va oltre il semplice gesto. Il Test sullo sviluppo psicomotorio di Vayer è uno strumento di valutazione che offre una visione d'insieme delle competenze motorie del bambino. Tra le abilità esaminate ci sono l'equilibrio, la coordinazione, la lateralità e la percezione spaziale e temporale.

Vayer ha sempre sostenuto che il corpo è il punto di partenza per ogni apprendimento. L'osservazione dei bambini, infatti, non si ferma alla sola esecuzione motoria, ma analizza l'interazione del bambino con l'ambiente e la sua capacità di adattarsi. La metodologia di Vayer, rivista anche in pubblicazioni come L'osservazione dei bambini piccoli: revisione dell'esame psicomotorio (Vayer & Saint-Pierre, 2002), è un modello che aiuta a comprendere l'organizzazione cognitiva ed emotiva del bambino, evitando i condizionamenti del linguaggio verbale e degli apprendimenti sociali.


Conclusione

Bergès-Lézine e Vayer hanno lasciato un'eredità importante nel campo della psicomotricità, fornendo strumenti validi e affidabili per l'osservazione e la valutazione dello sviluppo infantile. I loro test, pur con approcci diversi, condividono un unico obiettivo: comprendere il bambino attraverso il suo corpo, il suo movimento e la sua capacità di interagire con il mondo.


Bibliografia

  • Bergès, J., & Lézine, I. (1963). Test d'imitazione dei gesti.

  • Vayer, P. (1972). L'esame psicomotorio. Armando Editore.

  • Repossi, F. et al. (2008). Imitazione e abilità espressive nella presa in carico di un bambino con disturbo generalizzato dello sviluppo. Rivista SINPIA, 1(1).

  • Vayer, P., & Saint-Pierre, C. (2002). L'osservazione dei bambini piccoli: revisione dell'esame psicomotorio. Magi Edizioni.


English Translation

Psychomotor Tests: Bergès-Lézine and Vayer Compared

In the world of neuro-psychomotricity, there are fundamental tools for understanding how children's bodies interact with their cognitive and emotional development. Two of these tests, which are pillars in psychomotor evaluation, are the Bergès-Lézine Imitation of Gestures Test and the Vayer Psychomotor Development Test. Let's explore them together.

Imitation That Reveals the Body: The Bergès-Lézine Test

Imitation is a skill we all take for granted, but for children, it's a complex and crucial process for learning and socialization. The Bergès-Lézine Imitation of Gestures Test, developed by J. Bergès and I. Lézine in 1963, is a projective test that assesses a child's ability to reproduce a series of hand and arm gestures.

The goal isn't just to see if the child can copy the gesture, but to observe their body schema and praxic organization. If a child has difficulty reproducing a gesture, it may indicate a disorganization of their body schema or problems with sensory information integration. This test is also applied in cases of pervasive developmental disorders, such as autism, where imitation is often compromised (Repossi et al., 2008).


The Body in Motion: The Vayer Test

A pioneer in psychomotricity, Pierre Vayer developed a comprehensive examination that goes beyond simple gestures. The Vayer Psychomotor Development Test is an evaluation tool that offers a holistic view of a child's motor skills. The abilities examined include balance, dynamic coordination, eye-hand coordination, and laterality.

Vayer always maintained that the body is the starting point for all learning. The observation of children, in fact, doesn't stop at motor execution alone but analyzes the child's interaction with the environment and their ability to adapt. Vayer's methodology, also revised in publications such as Observation of Young Children: Revision of the Psychomotor Examination (Vayer & Saint-Pierre, 2002), is a model that helps to understand a child's cognitive and emotional organization, avoiding the constraints of verbal language and social learning.


Conclusion

Bergès-Lézine and Vayer have left a significant legacy in the field of psychomotricity, providing valid and reliable tools for the observation and evaluation of child development. Their tests, though with different approaches, share a single objective: to understand the child through their body, their movement, and their ability to interact with the world.


Bibliography

  • Bergès, J., & Lézine, I. (1963). Test d'imitazione dei gesti.

  • Vayer, P. (1972). L'esame psicomotorio. Armando Editore.

  • Repossi, F. et al. (2008). Imitazione e abilità espressive nella presa in carico di un bambino con disturbo generalizzato dello sviluppo. Rivista SINPIA, 1(1).

  • Vayer, P., & Saint-Pierre, C. (2002). L'osservazione dei bambini piccoli: revisione dell'esame psicomotorio. Magi Edizioni.

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