Dare una definizione di famiglia oggi è difficile perché essa è una realtà dal carattere multidimensionale. In generale, fino all'epoca dell'industrializzazione, esisteva la famiglia estesa costituita da più nuclei famigliari e da più generazioni che vivevano insieme sotto lo stesso tetto mentre, in seguito all'industrializzazione, si è diffusa la famiglia nucleare, costituita da un nucleo ristretto di persone (padre, madre e figli). A questo cambiamento è corrisposta anche una modificazione dei ruoli famigliari presenti all'interno della famigna.
La scelta di due persone di formare un nuovo nucleo famigliare è perlopiù ufficializzata attraverso il matrimonio che è innazitutto un negozio giuridico, mentre dal punto di vista antropologico é un rito di passaggio, ossia una cerimonia che sancisce il passaggio da una condizione a un'altra.
A causa dell'aumento delle separazioni e dei divorzi, della riduzione del numero di matrimoni, dell'aumento delle forme di convivenza e del notevole calo delle nascite la famiglia oggi si è profondamente modificata dando vita a diverse tipologie famigliari: la famiglia monoparentale, composta da un solo genitore e da uno o più figli; la famiglia ricostituita, nella quale frammenti di nuclei famigliari precedenti si mescolano in una parentela "allargata"; la famiglia unipersonale, formata da una sola persona; la famiglia lunga, formata dal padre e/o dalla madre e dai figli che, anche una volta adulti, continuano a vivere nella casa dei genitori; la famiglia di fatto, in cui la convivenza non è suggellata dal vincolo nuziale.
Per tutelare i minori che vivono situazioni precarie e/o di maltrattamento, nella nostra società esistono poi due particolari forme famigliari: quella affidataria che accoglie minori dichiarati in stato di abbandono temporaneo, e quella adottiva che si occupa dei minori dichiarati in stato di abbandono definitivo.
Clemente, Danieli, Como, La persona al centro, Pearson, Paravia.
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