Immaginate di attendere un amico che ritarda a un appuntamento. Dopo un po' comincerete a chiedervi il motivo del ritardo. Penserete che è mancato intenzionalmente all'appuntamento, oppure che è stato trattenuto da qualche impedimento indipendente dalla sua volontà. Nel primo caso, poi, cioè se ritenete che l'amico non si sia presentato intenzionalmente, farete ulteriori considerazioni: potrete addossarvi la responsabilità dell'accaduto (ad esempio cogliendo nel suo gesto la reazione a un vostro precedente comportamento discutibile), oppure imputare intenzionalmente a lui la sua scelta. In quest'ultimo caso, potreste attribuire il ritardo ad una sua decisione estemporanea («Si è cmportato in modo inconsueto per lui») oppure a un tratto stabile di personalità («Èil suo carattere, c'era da aspettarselo»).
Gli psicologi definiscono attribuzione questo processo tramite il quale il soggetto interpreta le proprie esperienze individuando una o più cause in grado di renderne ragione.
Clemente Danieli Psicologia e metodologia della ricerca
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