Passa ai contenuti principali

HOWARD GARDENER DA WIKIPEDIA


Howard Gardner

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Howard Gardner (Scranton, 11 luglio 1943) è uno psicologo e docente statunitense  di origine ebraica.

Indice

Biografia

Professore presso la Harvard University nel Massachusetts, ha acquisito celebrità nella comunità scientifica grazie alla sua teoria sulle intelligenze multiple. La sua proposta consiste nel considerare priva di fondamento la vecchia concezione di intelligenza come un fattore unitario misurabile tramite il Quoziente d'intelligenza (Q.I.), e sostituirla con una definizione più dinamica, articolata in sottofattori differenziati. È attualmente considerato uno dei più importanti esponenti dei cosiddetti teorici dell'intelligenza fattorialista, o S, contrapposti ai globalisti, o G.
È noto anche per aver scritto alcuni importanti testi di psicologia dell'educazione e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, The Mind's New Science (1983). Per le sue ricerche ha ottenuto vari riconoscimenti e lauree ad honorem.

Teorie delle intelligenze multiple

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Intelligenze multiple.
Grazie a una serie di ricerche empiriche e di letteratura su soggetti affetti da lesioni di interesse neuropsicologico, Gardner ha identificato almeno sette tipologie differenziate di "intelligenza", ognuna deputata a differenti settori dell'attività umana:
  1. Intelligenza logico-matematica
  2. Intelligenza linguistica
  3. Intelligenza spaziale
  4. Intelligenza musicale
  5. Intelligenza cinestetica o procedurale
  6. Intelligenza interpersonale
  7. Intelligenza intrapersonale
In seguito, nel corso degli anni '90, ha proposto l'aggiunta di altri due tipi di intelligenza: quella naturalistica, relativa al riconoscimento e la classificazione di oggetti naturali e quella esistenziale, che riguarderebbe la capacità di riflettere sulle questioni fondamentali concernenti l'esistenza e più in generale nell'attitudine al ragionamento astratto per categorie concettuali universali.

Opere

Nota: viene qui riportata la sola produzione disponibile in lingua italiana
  • Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell'intelligenza, Feltrinelli, Milano, 1987, 20022
  • La nuova scienza della mente. Storia della rivoluzione cognitiva, Feltrinelli, Milano, 1988
  • Aprire le menti. La creatività e i dilemmi dell'educazione, Feltrinelli, Milano, 1991
  • Educare al comprendere. Stereotipi infantili e apprendimento scolastico, Feltrinelli, Milano, 1993
  • Il bambino come artista: saggi sulla creatività e l'educazione, Editore Anabasi, 1993 ISBN 9788841750070
  • Intelligenze creative. Fisiologia della creatività attraverso le vite di Freud, Einstein, Picasso, Stravinsky, Eliot, Gandhi e Martha Graham, Feltrinelli, Milano, 1994
  • Intelligenze multiple, Anabasi, 1994
  • Rendere visibile l'apprendimento, Reggio Children, 2011
  • L'educazione delle intelligenze multiple, Anabasi, 1994
  • Personalità egemoni. Anatomia dell'attitudine al comando, vol. 211 di Campi del sapere, Feltrinelli, Milano, 1995 ISBN 9788807102110
  • Sapere per comprendere. Discipline di studio e discipline della mente, Feltrinelli, Milano, 1999
  • (con David H. Feldman e Mara Krechevsky) Project spectrum, vol. 3 di Progetto Spectrum, curatori P. Nicolini e B. Pojaghi, Editore Junior, 2002 ISBN 9788884340344
  • Cambiare idee. L'arte e la scienza della persuasione, Feltrinelli, Milano, 2005
  • Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento, Edizioni Erickson, 2005 ISBN 9788879468268
  • Riscoperta del pensiero. Piaget e Lévi-Strauss, Armando Editore, 2006 ISBN 9788860810007
  • Cinque chiavi per il futuro, Feltrinelli, Milano, 2007, 20112
  • Verità, bellezza, bontà. Educare alla virtù nel ventunesimo secolo, trad. di Virginio B. Sala, Feltrinelli, 2011

Onorificenze

Premio Principe delle Asturie per le scienze sociali (Spagna) - nastrino per uniforme ordinariaPremio Principe delle Asturie per le scienze sociali (Spagna)

— 2011

Commenti

Post popolari in questo blog

PERSONAGGI ED EVENTI FANTASTICI

La mente di un bambino piccolo contiene una collezione in rapida espansione d’impressioni spesso male assortite e solo parzialmente integrate: in parte aspetti della realtà visti in modo corretto ma in misura molto maggiore elementi completamente dominati dalla fantasia. La fantasia colma le enormi lacune della conoscenza di un bambino che sono dovute all’immaturità del suo pensiero e alla sua mancanza di adeguata informazione. Altre distorsioni sono le conseguenze di pressioni interiori che conducono ad interpretazioni erronee delle percezioni del bambino. Il bambino normale inizia la propria produzione fantastica con alcuni frammenti di realtà osservati in modo più o meno corretto che possono evocare in lui bisogni o ansie così violenti da coinvolgerlo totalmente. Speso le cose diventano così confuse nella sua mente che non è assolutamente in grado di separare le une dalle altre. Ma un certo ordine è necessario perché il bambino possa tornare alla realtà né indebolito né sconfitto, m

L'ETÀ DI AUGUSTO: LE CAMPAGNE MILITARI E LA SCONFITTA DI TEUTOBURGO

Il principato fu un periodo relativamente pacifico dal momento che l'obiettivo di Augusto era il rafforzamento dell'autorità di Roma: quindi egli si limitò a consolidare i confini dei territori e a respingere gli attacchi dei nemici. Tuttavia, mosso dalla convinzione che il dominio romano fosse la miglior garanzia di pace e tranquillità, tra il 27 a. C. e il 9 d. C. Augusto si impegnò in alcune guerre di conquista, assoggettando tutta la zona alpina e le regioni che attualmente corrispondono alla Svizzera, l'Austria orientale, l'Ungheria occidentale e a parte della Serbia e della Bulgaria. Quando progettò di oltrepassare il Danubio ed estendere l'Impero fino al mar Baltico, sottomettendo le tribù germaniche ivi stanziate, il suo esercito venne duramente sconfitto. Infatti nel 9 d. C. tre intere legioni caddero in un'imboscata dei Germani a Teutoburgo: ventimila uomini furono accerchiati e sterminati e il loro comandante, Publio Quintilio Varo, si uccise.

I neuroni specchio e l'empatia: Giacomo Rizzolatti