Lo Scheintrascendentale non è un semplice errore, un puro accidente della storia del pensiero; è una illusione necessaria. Si trova qui a mio parere l’origine radicale di ogni “falsa coscienza”, al di là della menzogna sociale, della menzogna vitale, del ritorno del rimosso; Marx, Freud e Nietzsche operano già al livello di forme seconde e derivate dall’illusione, ed è per questo che le loro problematiche sono parziali e rivali. Lo stesso penso di Feuerbach: il movimento con cui l’uomo si svuota nella trascendenza è un movimento secondo rispetto a quello con cui egli si impadronisce del “tutt’altro” per obiettivarlo e averlo a sua disposizione, giacché è per impadronirsene che egli vi si proietta, allo scopo di colmare il vuoto della propria inscenza.
Questo processo di obiettivazione è insieme la nascita della metafisica e della religione; della metafisica che fa di Dio un essere supremo, della religione che tratta il sacro come una nuova sfera di oggetti, di istituzioni, di poteri d’ora innanzi iscritti nel mondo dell’immanenza, dello spirito oggettivo, a fianco degli oggetti, delle istituzioni, dei poteri della sfera economica, di quella politica e di quella culturale. Diremo che, all’interno della sfera umana dello spirito, è nata una quarta sfera di oggetti. Vi sono d’ora in poi oggetti sacri e non solo segni del sacro: oggetti sacri oltre il mondo della cultura.
P. Ricoeur Della interpretazione
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