Siamo dunque nel mondo del soprannaturale, ma mi sembra che nei secoli XII e XIII il soprannaturale occidentale si divida in tre ambiti coperti pressappoco da tre aggettivi: mirabilis, magicus, miraculosus.
Mirabilis. È il nostro meraviglioso con le sue origini precristiane. Esso ricopre l’insieme degli elementi che ho cercato di elencare nell’appendice a questo articolo.
Magicus. È noto che il termine di per sé poteva essere neutro per gli uomini dell’Occidente medioevale, in quanto teoricamente si riconosceva l’esistenza di una magia nera che aveva a che fare con il diavolo, ma anche di una magia bianca che invece era lecita. Di fatto il termine magicus, e il territorio da esso designato, scivolò rapidamente dalla parte del male, dalla parte di Satana.
Magicus è dunque il soprannaturale malefico, il soprannaturale satanico.
Il soprannaturale propriamente cristiano, quello che si potrebbe propriamente chiamare il meraviglioso cristiano, è ciò che procede dal miraculousus; ma il miracolo, il miraculum, non mi pare essere che un elemento soltanto, e direi un elemento abbastanza ristretto, del vasto ambito del meraviglioso. Mi sono provato, senza per la verità scendere in dettagli, a indicare in che senso il miraculousus non era che una parte del meraviglioso, e come anzi esso tendesse a farlo svanire.
Jacques Le Goff Il meraviglioso e il quotidiano nell’Occidente medievale.
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