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MARIA MONTESSORI:L'EDUCAZIONE DEI BAMBINI PICCOLI INTESA COME AIUTO ALLO SVILUPPO DEI POTERI PSICHICI INNATI NELL'INDIVIDUO UMANO.




Nobili idee e alti sentimenti sono sempre esistiti e sono stati sempre trasmessi con l'insegnamento, ma le guerre non sono mai cessate. E se l'educazione dovesse venir sempre concepita secondo gli antichi schemi di trasmissione del sapere non vi sarebbe più nulla da sperare per l'avvenire del mondo. Che conta la trasmissione del sapere se la formazione generale stessa dell'uomo è trascurata? Esiste, ignorata, un'entità psichica, una personalitùà sociale, immensa per moltitudine di individui, una potenza del mondo che deve essere presa in considerazione; se aiuto e salvezza possono venire, ci verranno soltanto dal bambino; perché il bambino è il costruttore dell'uomo.
Il bambino è dotato di poteri sconosciuti, che possono guidare ad un avvenire luminoso. Se veramente si vuole mirare ad una ricostruzione, lo sviluppo delle potenzialità umane deve essere lo scopo dell'educazione.
Nei tempi moderni la vita psichica del neonato ha suscitato grande interesse, e alcuni psicologi hanno fatto oggetto della loro osservazione lo sviluppo infantile dalle prime tre ore dopo la nascita. Altri, dopo aver studiato accuratamente, sono venuti alla conclusione che i primi due anni di vita sono i più importanti nello sviluppo dell'uomo.
La grandezza della personalità umana incomincia con la nascita dell'uomo. Questa affermazione singolarmente mistica porta ad una conclusione che potrebbe sembrare strana: l'educazione dovrebbe cominciare dalla nascita. Ma, praticamente parlando, come si può educare un bambino appena nato o nel primo o nel secondo anno di vita? Come impartire lezioni ad una creaturina che non capisce la nostra parola e nemmeno sa muoversi? Forse soltanto all'igiene noi ci riferiamo, quando parliamo dell'educazione dei bimbi piccini? Certamente no.
Durante questo periodo l'educazione deve essere intesa come aiuto allo sviluppo dei poteri psichici innati nell'individuo umano; vale a dire che la comune nota forma di insegnamento che ha per mezzo la parola non potrebbe essere usata.

Maria Montessori La mente del bambino

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