La costruzione del mondo percettivo e mentale del bambino dipende sempre da un punto di vista: quello che egli percepisce di ciò che lo circonda dipende dal luogo e dalla posizione in cui egli si trova. Questo vale anche per l'adulto, non solo per il bambino, che rimane ancora rinchiuso in un mondo egocentrico, non riesce a farlo, ed è condizionato dalle leggi della percezione. Viene definito egocentrismo, dunque, un atteggiamento psichico caratterizzato dall'assenza di una distinzione fra il sentimento personale e la realtà oggettiva. Ciò che vale per sé vale per tutti. Nella percezione spaziale della realtà, da parte di un bambino, ciò significa che egli ritiene il suo punto di vista l'unico valido. Un oggetto può essere visto vicino, lontano, in alto, in basso, di qua o di là, ma il punto di riferimento è sempre di chi parla, il proprio io. Una prova sperimentale molto nota (che chiarisce quanto è stato detto) è quella che è stata detta da Piaget : partendo da un disegno...