Ogni società può essere definita della conoscenza, in quanto sviluppa al suo interno un sistema di saperi, sulla base di quello ereditato dalle società che l’hanno preceduta. In questa ottica tutte le società si reggono sulla medesima dinamica, riassumibili in quattro variabili, dove ciascuna si intreccia con le altre in un gioco di azioni e reazioni continue.
· La prima variabile, in senso tipologico e non cronologico, è appunto il sistema delle conoscenze riconosciute, legittimate e difese, le quali costituiscono l’universo delle rappresentazioni e delle interpretazioni simboliche di natura emozionale e razionale (la cultura immateriale) che, a vario titolo e in vario modo, fa da orientamento e guida della vita dei membri che compongono la società e genera un modo di competenze, diversamente distribuite all’interno della struttura sociale, che esprimono le capacità d’uso di quelle conoscenze all’interno della compagine sociale.
· Il sistema consolidato dei saperi, a sua volta, - è la seconda variabile – orienta ed è orientato dal sistema delle tecnologie (la cultura materiale) che esso costruisce e che documenta le forme di antropizzazione realizzate con la manipolazione dei beni naturali.
· Attraverso l’uso delle tecnologie si sviluppa il sistema della produzione dei beni – è la terza variabile – che alimenta il mondo del lavoro e il tipo di economia della società: il sistema dei saperi disponibili ed emergenti vi è implicato direttamente grazie alle competenze che genera e che vengono alimentate dallo stesso sviluppo delle tecnologie.
· La quarta variabile è data dal sistema del potere, che garantisce il mantenimento dell’assetto della società e insiste sulle altre variabili attraverso il controllo sociale delle norme, degli apparati, delle istituzioni e dei detentori di potere che, a vario titolo e in vari campi, presiedono alla distribuzione dei diritti e dei doveri all’interno della struttura sociale.
P. Orefice, Pedagogia: introduzione a una scienza del processo formativo.
· La prima variabile, in senso tipologico e non cronologico, è appunto il sistema delle conoscenze riconosciute, legittimate e difese, le quali costituiscono l’universo delle rappresentazioni e delle interpretazioni simboliche di natura emozionale e razionale (la cultura immateriale) che, a vario titolo e in vario modo, fa da orientamento e guida della vita dei membri che compongono la società e genera un modo di competenze, diversamente distribuite all’interno della struttura sociale, che esprimono le capacità d’uso di quelle conoscenze all’interno della compagine sociale.
· Il sistema consolidato dei saperi, a sua volta, - è la seconda variabile – orienta ed è orientato dal sistema delle tecnologie (la cultura materiale) che esso costruisce e che documenta le forme di antropizzazione realizzate con la manipolazione dei beni naturali.
· Attraverso l’uso delle tecnologie si sviluppa il sistema della produzione dei beni – è la terza variabile – che alimenta il mondo del lavoro e il tipo di economia della società: il sistema dei saperi disponibili ed emergenti vi è implicato direttamente grazie alle competenze che genera e che vengono alimentate dallo stesso sviluppo delle tecnologie.
· La quarta variabile è data dal sistema del potere, che garantisce il mantenimento dell’assetto della società e insiste sulle altre variabili attraverso il controllo sociale delle norme, degli apparati, delle istituzioni e dei detentori di potere che, a vario titolo e in vari campi, presiedono alla distribuzione dei diritti e dei doveri all’interno della struttura sociale.
P. Orefice, Pedagogia: introduzione a una scienza del processo formativo.
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