Da DIDATTICA PAZZA Sul piano militare la Resistenza italiana si strutturò in formazioni partigiane – bande, brigate, e poi divisioni - , motivate da un profondo sentimento antifascista e spesso omogenee dal punto di vista politico, come quelle Garibaldi, di orientamento comunista (le più numerose ed attive) quelle di Giustizia e libertà, legate al Partito d’azione, le Matteotti, di ispirazione socialista, e le Fiamme verdi, democratico-cristiane. Per rafforzare il movimento alla metà del 1944 venne costituito un comando generale del Corpo volontari della libertà (CVL), designato dal comitato di liberazione nazionale per l’alta Italia (CLNAI) e diretto dal generale Raffaele Cadorna, affiancato da due esponenti delle formazioni più forti, il comunista Luigi Longo e l’azionista Ferruccio Parri. I partigiani italiani erano al momento della liberazione finale circa 250000, e quindi la « partigiania » fu un movimento di minoranze, che ebbe però la simpatia di larga parte delle popolazioni