CITAZIONE DELL'ARTICOLO TRATTO DA TUSCIATIMES.EU DI ENRICO PELLEGRINI SUL TEMPIO ETRUSCO DEL MONTE LANDRO (SAN LORENZO NUOVO)
SAN LORENZO NUOVO (Viterbo) – [...]
Quello che è stato messo in luce dopo quattro anni di scavo, condotti in collaborazione con il prof. Adriano Maggiani docente di Etruscologia e Archeologia Italica all’Università Ca’ Foscari di Venezia e i volontari del Gruppo Archeologico Turan di San Lorenzo Nuovo, è un tempio fondato dagli Etruschi nel V secolo, ma frequentato anche dai romani e in uso fino al III secolo d.C.. [...]
L’accesso all’area sacra era situato sul lato ovest, dove è stata individuata un’ampia superficie lastricata; sui lati settentrionali e orientale si sviluppa invece un portico riccamente decorato con lastre di terracotta decorate a rilievo edipinte. In parte all’interno e, soprattutto, all’esterno del muro orientale che forma il recinto è stata scaricata una grande quantità di materiale fittile risultante dalla distruzione dell’edificio, che sembra aver subito una radicale spoliazione degli elementi strutturali in antico, ma anche in età successive. Fra i materiali raccolti vi sono numerosi elementi che permettono di ricostruire la decorazione architettonica dell’edificio, caratterizzata dalla vivace policromia. [...]
In una fase tarda, quando ormai l’area di culto non era più in uso, accanto a quello che era stato l’ingresso monumentale, fu realizzata una larga e profonda cisterna rettangolare scavata nella roccia, con le pareti rivestite di lastre di tufo ricoperte da cocciopesto, la cui funzione specifica non è stata ancora accertata. Numerose sono state le scoperte di oggetti legati al culto, tra cui alcune basi di pietra per bronzetti, una figurina integra di devoto ammantato, ciotole e attingitoi miniaturistici. Sono stati rinvenuti, infine, alcuni oggetti che potrebbero fornire qualche indizio circa la divinità alla quale il tempio era dedicato. I numerosi pesi da telaio rimandano a una divinità femminile, mentre la lancia ad una divinità guerriera. L’associazione di questi oggetti con tre piccole clave fittili, che evocano la presenza di Hercle, potrebbe suggerire un culto a Menerva, costante protettrice dell’eroe. La presenza di un luogo di culto che si affaccia sul lago di Bolsena non è isolata nell’area, ma questo di Monte Landro rappresenta una novità per la rilevanza anche architettonica e per le numerosissime terrecotte dipinte rinvenute. [...]
Enrico Pellegrini
Sopraintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Etruria meridionale
Quello che è stato messo in luce dopo quattro anni di scavo, condotti in collaborazione con il prof. Adriano Maggiani docente di Etruscologia e Archeologia Italica all’Università Ca’ Foscari di Venezia e i volontari del Gruppo Archeologico Turan di San Lorenzo Nuovo, è un tempio fondato dagli Etruschi nel V secolo, ma frequentato anche dai romani e in uso fino al III secolo d.C.. [...]
L’accesso all’area sacra era situato sul lato ovest, dove è stata individuata un’ampia superficie lastricata; sui lati settentrionali e orientale si sviluppa invece un portico riccamente decorato con lastre di terracotta decorate a rilievo edipinte. In parte all’interno e, soprattutto, all’esterno del muro orientale che forma il recinto è stata scaricata una grande quantità di materiale fittile risultante dalla distruzione dell’edificio, che sembra aver subito una radicale spoliazione degli elementi strutturali in antico, ma anche in età successive. Fra i materiali raccolti vi sono numerosi elementi che permettono di ricostruire la decorazione architettonica dell’edificio, caratterizzata dalla vivace policromia. [...]
In una fase tarda, quando ormai l’area di culto non era più in uso, accanto a quello che era stato l’ingresso monumentale, fu realizzata una larga e profonda cisterna rettangolare scavata nella roccia, con le pareti rivestite di lastre di tufo ricoperte da cocciopesto, la cui funzione specifica non è stata ancora accertata. Numerose sono state le scoperte di oggetti legati al culto, tra cui alcune basi di pietra per bronzetti, una figurina integra di devoto ammantato, ciotole e attingitoi miniaturistici. Sono stati rinvenuti, infine, alcuni oggetti che potrebbero fornire qualche indizio circa la divinità alla quale il tempio era dedicato. I numerosi pesi da telaio rimandano a una divinità femminile, mentre la lancia ad una divinità guerriera. L’associazione di questi oggetti con tre piccole clave fittili, che evocano la presenza di Hercle, potrebbe suggerire un culto a Menerva, costante protettrice dell’eroe. La presenza di un luogo di culto che si affaccia sul lago di Bolsena non è isolata nell’area, ma questo di Monte Landro rappresenta una novità per la rilevanza anche architettonica e per le numerosissime terrecotte dipinte rinvenute. [...]
Enrico Pellegrini
Sopraintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Etruria meridionale
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