Il marchese di La Fayette (1757-1834) prese parte sia alla Rivoluzione americana sia a quella francese. Quando le colonie inglesi d'America si dichiararono indipendenti, nel 1776, s'imbarcò infatti per gli Stati Uniti per aiutre gli insorti. Con una speciale risoluzione del Congresso, fu nominato maggior generale dell'esercito americano (1777), entrò nel consiglio di guerra di George Washington e partecipò attivamente alle operazioni di guerra, conquistandosi presso gli americani la fama di eroe. La sua grande celebrità attraversò i secoli, come mostra l'attribuzione della cittadinanza onoraria degli StatiUniti: nel 1848 e, postuma, nel 2002, onore concesso molto raramente nella storia del paese. Più ambiguo il suo ruolo nella Rivoluzione francese, perché, pur fervido sostenitore di principi democratici, era pur sempre un aristocratico legato alla famiglia reale e cercò sempre di mediare, da una parte, per evitare che la Rivoluzione diventasse repubblicana e, dall'altra, per aiutare Luigi XVI a salvare il trono: a questo proposito si dice che Maria Antonietta non lo avesse in simpatia e una volta abbia esclamato "dobbiamo smettere di farci salvare da La Fayette altrimenti, dopo chi ci salverà da lui?".
A. Brancati Trebi Pagliarani Dialogo con la storia e l'attualità
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